Spesso gli sposi hanno diverse domande per il loro fotografo di matrimonio, che riguardano i prezzi, informazioni su come lavora, dettagli di come copre il giorno delle nozze in generale (orari, spostamenti, ecc.) e altri aspetti che riguardano il loro servizio fotografico. Qui di seguito troverai una raccolta dei quesiti più ricorrenti che mi sento rivolgere e delle mie risposte. In ogni caso, non esitare a contattarmi per qualsiasi ulteriore chiarimento, o se non trovi quello che stai cercando. Sarò felice di poterti rispondere e chiarire ogni dubbio.

Poi, se hai ancora qualche minuto, ti suggerisco la lettura di questo articolo sul mio blog dove, anziché dare risposte, vado oltre e dico come la penso anche a proposito delle domande da farmi.

Una data si intende impegnata al momento del pagamento della caparra e della sottoscrizione del contratto. Fino a quel momento, la data è libera per chiunque intenda prenotarla.

Appena possibile! Non essendo praticabile il ‘tenere ferma la data’ per ovvi motivi, una volta che la data è presa da qualcun altro… beh, è presa! Le date più gettonate (tipicamente i fine settimana di Giugno, Luglio e Settembre, ma ora anche Agosto sta diventando un mese ‘da matrimoni’) vengono prenotate anche con un anno di anticipo, se non di più. Certamente non c’è una regola, per cui capita la fortuna di trovare il Sabato di Settembre libero a due mesi dal matrimonio, così come la sfortuna di trovare il Mercoledì di Marzo già occupato con largo anticipo. Quindi il consiglio è senz’altro di operare la scelta del fotografo appena si parte con i preparativi, alla stregua della scelta delle location per celebrazione e ricevimento. L’altro consiglio è quello di provarci sempre e comunque, anche se siete convinti di essere in ritardissimo… non si sa mai.

Sono senz’altro disponibile a coprire il vostro evento ovunque pensiate di organizzarlo. Le spese di viaggio saranno molto semplicemente caricate al costo. Spesso, per location ragionevolmente in zona non carico alcuna spesa di viaggio. In ogni caso è sufficiente una mail per togliersi qualsiasi dubbio al riguardo.

Per quanto sia sempre felice di potervi incontrare in studio, in modo da conoscerci di persona, adesso molto più spesso mi trovo a conoscere i miei clienti attraverso videochiamate informali, che possono essere organizzate anche in momenti dopo cena, quando resta più semplice per tutti, fuori dalla mischia degli impegni di lavoro. 

Faccio questo lavoro da abbastanza tempo per sentirmi totalmente a mio agio sia lavorando da solo, sia aiutato da un secondo fotografo. Di solito lascio che sia il lavoro a decidere quale sia l’opzione migliore e decido insieme ai miei clienti se presentarmi da solo o con un secondo fotografo. Come regola generale, consiglio un secondo fotografo nei casi in cui la logistica lo imponga (ad esempio, quando gli sposi si preparano con tempi simili in luoghi diversi) o quando la location è particolarmente grande e gli ospiti particolarmente numerosi (ad esempio eventi con oltre 200 ospiti). In tutti gli altri casi, di solito me la cavo più che egregiamente da solo. Tieni presente che il mio stile di ripresa è molto discreto. Mi piace documentare la giornata senza interferire o influenzare gli eventi con la mia presenza: un comportamento sobrio e amichevole, scattare con la luce disponibile e indossare un abito solitamente aiutano nel passare piuttosto inosservati. La gente si abitua a me e io riesco a documentare gli eventi lavorando molto vicino all’azione, senza mai cambiare il comportamento naturale degli ospiti. Quindi lavorare da soli non rappresenta una soluzione di ripiego, anzi in molti casi proprio il contrario. Di nuovo, il mio suggerimento è di lasciare che sia il giorno a dire quanti fotografi sono necessari. Quindi discutiamone e arriviamo insieme alla conclusione migliore per il vostro matrimonio.

E’ senz’altro possibile! Anzi, sono sempre felice di poter estendere la copertura dell’evento anche alla preparazione dello sposo. Per quanto sia meno ‘articolata’ di quella della sposa, anche la preparazione di ‘lui’ è una parte importante della giornata, e come tale merita di essere raccontata. Nel coprire anche la preparazione dello sposo, l’aspetto che occorre pesare attentamente è quello logistico. Le tempistiche dei vari eventi, la tabella di marcia, almeno fino a quando non inizia la cerimonia, sono cruciali. Con l’esperienza, ho imparato a pianificare i tempi e gli spostamenti delle fasi che precedono la cerimonia molto attentamente, e a prevedere tutto l’agio necessario onde ridurre le possibilità di intoppi e imprevisti al minimo. Per questo motivo, sarò in grado di coprire anche la preparazione dello sposo laddove la logistica lo permette. Ovvero, quando sposo e sposa si preparano nella stessa location, o in location molto vicine in modo da potermi spostare a piedi, o con un breve tratto di automobile con la certezza di essere al riparo da problemi di traffico e di posteggio. Quando invece il programma della giornata è tale da rendere impraticabile la mia presenza sia dalla sposa, che dallo sposo – almeno fino a quando non avrò in dono l’ubiquità – la copertura della preparazione dello sposo viene offerta tramite l’apporto di un secondo fotografo (o fotografa), con un extra sul prezzo del servizio.

Certamente faccio anche le foto di gruppo! Il mio stile durante il giorno è documentaristico, nel senso che scatto senza che la gente debba preoccuparsi di me, senza mettere nessuno in posa ma cogliendo i momenti veri della giornata. Le cosiddette ‘foto spontanee’. Appurato questo, è anche vero che nel giorno del matrimonio è tradizione fare le foto con i parenti e gli altri invitati. E chi sono io per sottrarmi alla tradizione? Anzi, suggerisco sempre agli sposi di ritagliare un momento della giornata (io consiglio subito dopo la cerimonia, dopo il lancio del riso) per fare le ‘foto di gruppo’. Se anche loro non dovessero tenerci più di tanto, senz’altro a distanza di settimane dal matrimonio avranno qualche parente o amico che chiederà di avere una foto con gli sposi. Fare le foto di gruppo in questo senso va visto come una piccola assicurazione… E in ogni caso, io sono per foto di gruppo fresche, solari. Mi piace tenere viva l’attenzione degli invitati con un approccio informale e lavorando velocemente, senza tediare nessuno.

Per quanto concerne le ‘foto in posa’, se per queste si intende dedicare una parentesi della giornata per fare dei ritratti agli sposi come marito e moglie, sicuramente si. Anzi, con gli anni i miei ritratti degli sposi sono diventati una caratteristica dei miei servizi. In queste foto mi piace includere elementi che raccontino qualcosa del giorno del matrimonio: un panorama, uno spicchio di cielo, uno scorcio caratteristico. I miei ritratti devono poter essere incorniciati e appesi in casa e costituire un’immagine piacevole, non solo per i soggetti della foto. Sono molto distante da un certo modo ‘tradizionale’ di vedere queste foto: il cliché degli sposi in pose improbabili, con sguardi persi e in contesti da fotoromanzo anni ’80 non fa per me. Piuttosto, mi piace che gli sposi prendano in mano la situazione e si comportino in modo naturale secondo il loro modo di stare insieme, col linguaggio del corpo che gli appartiene. Perché poi quando si guarderanno in foto, dovranno potercisi riconoscere. E possibilmente piacersi!

L’unico modo per avere la certezza che tutti i vostri invitati rimangano in foto è quello di organizzare foto di gruppo assicurandosi di includere tutti prima o poi. Sono più che disponibile a fotografare tutti i gruppi che vorrete comporre e presentarmi nella parentesi di giornata dedicata alle foto di gruppo. Fuori da questo contesto, non posso assicurare di includere tutti i vostri invitati nella mia copertura della giornata. Il mio modo di lavorare è mirato a raccontare la storia del vostro matrimonio e su quello io sono concentrato, non sull’assicurarmi di aver incluso tutti tutti nelle mie foto, anche quelli che restano seduti nel loro angolo buio della sala per tutto il ricevimento.

Non ho un numero fisso di immagini che consegno, ma ho visto negli anni che una giornata di solito si racconta con circa 400 foto. Qualche volta anche qualcosa in più. Tutte le immagini che vi consegno sono completamente editate e nella loro versione definitiva.

Tipicamente riesco a consegnare in un periodo che va dalle quattro alle otto settimane dopo il matrimonio. Sono più veloce con la consegna in bassa stagione, più lento in alta stagione (da Maggio a Ottobre), quando sono pieno di matrimoni e foto da selezionare e editare.

Sulle foto che scarico dalle memory card delle mie macchine fotografiche eseguo una scrematura energica, mirata ad eliminare non solo le foto tecnicamente ed esteticamente non accettabili (soggetto fuori fuoco, la nonna rimasta con gli occhi chiusi o con la bocca aperta, ecc.) ma anche le foto che a mio avviso non ha senso consegnare. Per il modo ‘documentaristico’ che ho di lavorare, quando vedo una possibile foto scatto, poi attendo per vedere se la situazione evolve e scatto un’altra foto, poi magari un’altra e un’altra ancora. Risultato: 4 foto scattate per realizzare la mia idea originale di immagine. Per cui, se ho avuto successo, di 4 foto ne tengo una. Che senso ha consegnarle tutte e 4? Confonderebbe solo i miei clienti e darebbe loro la responsabilità di scegliere l’immagine che dovrebbe meglio rappresentare la mia idea originale di foto. E’ una responsabilità che compete a me e che intendo mantenere. Quindi se durante un matrimonio scatto un migliaio di immagini, è facile arrivare alle 400 che consegno operando la selezione per come ho appena spiegato.

Sebbene io scatti tutto in RAW, non rendo disponibili ai miei clienti i file RAW originali. Questo perché il RAW non è neppure un formato di immagine, ma solo un file dati. Questo vuol dire che per rendere un file RAW un’immagine è necessario compiervi un lavoro di post-produzione, importante per la resa finale della foto almeno quanto lo scatto. Al pari di quanto accadeva quando si usava la pellicola, dove la foto era il risultato 3 distinte fasi: scatto, sviluppo e stampa, così col digitale, la foto si crea attraverso lo scatto e generazione del file RAW e, altrettanto importante, attraverso la post-produzione del file RAW. Tutto questo definisce il processo creativo del fotografo (io) e in quanto tale è di mia competenza.

Questo non penalizza i miei clienti in alcun modo. Se vorranno le loro foto in formato file digitale della miglior qualità possibile, avranno la possibilità di acquistarle in alta risoluzione in formato jpg con la massima qualità. E’ quello che normalmente si usa quando si mandano le foto in stampa per ottenere risultati finali (stampe su carta fotografica, a plotter su carta fine art, in offset, e con qualsiasi altra tecnica di stampa) di qualità professionale.

La scelta di rendere una foto in bianco e nero o a colori non è frutto della casualità, ma di una precisa visione ‘artistica’, di competenza del fotografo. Nell’economia dell’intero servizio, ci saranno parti della giornata che sceglierò di consegnare in bianco e nero, e parti della giornata che verranno consegnate a colori. Tutto con l’intenzione di far rendere ogni ‘capitolo’ del giorno al meglio per quello che è, e di rendere l’intera giornata come un racconto fotografico coerente nell’insieme.

Tuttavia, se i miei clienti dovessero richiedere di avere specifiche fotografie (in numero limitato) a colori o bianco e nero – ad esempio, per realizzare delle stampe da appendere alla parete – sarò più che felice di accomodare questa loro richiesta.

Per quanto sia grato ai miei amatissimi clienti che mi vogliono al tavolo con i loro invitati, e per quanto io sia un tipo che socializza facilmente e quindi un ottimo compagno di tavolo per gli ospiti, non è necessario includermi nella lista degli invitati per un posto al ricevimento.

E’ però necessario prevedere con il catering o col ristorante la mia presenza. Cioè, che dovrete darmi da mangiare e da bere! Cibo e bevande faranno si che io non svenga per fame e terranno alto il mio livello di attenzione e la qualità delle mie foto durante tutta la giornata.

Quando non mangio al tavolo con gli invitati, spesso il catering organizza per me e lo staff un tavolo separato (in un angolo della sala o in una stanza contigua o in uno spazio contiguo) assieme a wedding planner, eventuali video operatori, eventuali componenti della band o al DJ.

Importante nel caso vogliate includermi in un tavolo assieme agli invitati: devo avere la possibilità di potermi alzare di tanto in tanto per fare i miei giri e fotografare i momenti del rinfresco senza recare disturbo agli altri invitati. Quindi è preferibile per me un posto un po’ defilato, possibilmente non al centro della tavola in una zona affollata, in modo da non dover far alzare 30 persone per poter lavorare.

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