Le foto di matrimonio sono un’opportunità!
Sgombriamo subito il campo dai dubbi e anticipiamo la conclusione: le foto di matrimonio sono una grande opportunità, assolutamente. Rappresentano la possibilità per gli sposi di avere un ricordo emozionale della loro giornata, di fissare quel particolare momento della loro storia, lo snodo fondamentale della loro vita insieme.
Le foto di un matrimonio possono raccontare chi sono gli sposi alle loro generazioni future: un documento palpabile del ‘come eravamo’. Possono risolvere litigi quando nelle pieghe della vita, che non è facile per nessuno, ci saranno momenti in cui sarà bello ritrovarsi attraverso i ricordi. Le foto di un matrimonio sono una carica di energia positiva messa da parte.
Col senno del poi, é evidente quanto le foto rappresentino un’opportunità per la coppia che si sposa. La questione per la coppia piuttosto, sta nel capirlo prima, nel capirlo per tempo e nel muoversi di conseguenza per trovare un fotografo in grado di creare per loro questo ricordo emozionale. Le foto di matrimonio sono un’opportunità, che però gli sposi devono cogliere.
Se pensiamo a certe foto di matrimonio insipide, forzate, anonime nella loro prevedibilità, allora faccio fatica anch’io a vederle come un’opportunità. La fotografia di matrimonio si è fatta una cattiva reputazione negli anni dietro a questo tipo di fotografie, che sono un’incombenza per gli sposi da espletare il giorno del matrimonio e una tragedia per gli amici dopo il matrimonio, a cui tocca di sorbirsi l’album di nozze.
Esiste una dimensione personale della fotografia di matrimonio
Quella dimensione in cui le foto rappresentano l’identità degli sposi, dei loro amici, dei loro parenti. In cui i soggetti si riconoscono perché sono proprio loro, nei loro comportamenti naturali, nei loro atteggiamenti. In cui la giornata è raccontata per quello che è veramente, dove il fotografo non dirige, ma osserva.
La bellezza di queste fotografie consiste nel racconto della realtà e il loro valore è radicato nella semplicità dei fatti accaduti per davvero. Senza che il fotografo ci metta artificialmente del suo per drammatizzarle o caricarle di contenuti improbabili che non hanno altro scopo, se non quello di pasticciare degli ingredienti genuini, quali sono le persone e il loro interagire.
Per questi motivi, sono convinto che la fotografia di matrimonio debba essere reportage e che lo stile reportage abbia il suo punto di forza nell’esaltazione di ciò che accade. Lo stile reportage ha senso quando rende al meglio quello che succede attraverso un linguaggio fotografico diretto, basato sull’abilità del fotografo di gestire gli elementi di una fotografia (luce, composizione, momento) per cogliere particolari e sfumature attraverso la propria sensibilità. La bellezza è tutta nel dettaglio.
Trovo che raccontare la normalità, anche all’interno di un evento straordinario quale è un matrimonio (lo è come minimo per la coppia di sposi), renda più giustizia alle persone in quanto tali e in quanto soggetti delle mie fotografie. Viceversa, una fotografia per forza eclatante, a meno che il fotografo sia dotato di sensibilità, cultura e maturità fotografica fuori dall’ordinario, rischia di essere la caricatura di se stessa e quindi la caricatura dei propri soggetti (gli sposi e chi partecipa al matrimonio).
Un Reportage di Matrimonio rappresenta un valore reale
Un reportage autentico, fatto con discrezione, empatia, capacità e anche una buona dose di umiltà da parte del fotografo è la strada da percorrere a mio modesto avviso. Perché è quella che produce un documento con un valore reale e duraturo nel tempo, non soggetto a mode passeggere. Con l’auspicio che lo sia anche la natura dell’unione degli sposi, naturalmente!
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Se vuoi approfondire, questo articolo su Repubblica di qualche tempo fa è stato un po’ quello che ha iniziato il dibattito su questi temi.